Un background industriale radicato nella fotografia, evoluto nel retail design e infine modellato nell’illuminazione d’interni.
Dal 8 al 13 aprile 2025, LEUCOS è tornata a Euroluce (Padiglione 6, Stand C30) con un’esperienza immersiva che ha unito icone intramontabili e design all’avanguardia.
Progettato da ALU, lo stand ha accompagnato i visitatori attraverso le novità del 2025 in un percorso che esprimeva il dialogo del brand tra passato e futuro.
All’ingresso, un’insegna luminosa con il logo LEUCOS dominava lo spazio—you spotted from afar.
Cavalletti e accessori Manfrotto, utilizzati come supporti per lampade a sospensione, creavano un’atmosfera da studio fotografico, simbolo di un passaggio di testimone: un’eredità che dal mondo della luce professionale approda a quello dell’illuminazione d’interni.
In collaborazione con: Unifor x LessLess e Minotti x Klasen Stool.
Il cuore dell’esposizione era dedicato a Stripe, la prima collezione non in vetro del brand, progettata da Mayice Studio.
Una scelta significativa e simbolica, che evidenzia l’esplorazione da parte di LEUCOS di materiali alternativi. Questo sistema minimalista in metallo interagisce con lo spazio attraverso riflessi, rotazioni e giochi di luce. Le sue silhouette essenziali si integrano perfettamente in pareti, soffitti e pavimenti, ed è disponibile nelle finiture acciaio inox, terracotta e giallo.
Di fronte a Stripe si trovava Gill, a creare un dialogo tra innovazione e tradizione, onorando le radici del brand e celebrandone la storia.
Disegnata da Roberto Pamio nel 1962, Gill è stata la prima lampada presentata da LEUCOS. Torna nella versione originale in vetro soffiato trasparente, con l’iconico punto bianco, ora arricchita da una nuova struttura metallica a sostegno del diffusore.
Seguendo il naturale percorso dello stand, i visitatori incontravano OR, una nuova collezione da parete e soffitto disegnata da Patrick Jouin, collaboratore storico di LEUCOS.
OR riveste le pareti con cerchi intrecciati in ottone e argento, creando profondità e movimento grazie a sofisticati giochi di luce.
Stacking, disegnata da David Rockwell, si amplia con composizioni da parete che valorizzano la purezza del vetro borosilicato, lavorato con tecniche tradizionali come il rigadin veneziano, la nuova finitura millerighe e finiture PVD in blu o titanio.
Aella, disegnata da Toso & Massari nel 1986, reintroduce la speciale versione “Openworked” lanciata nel 2024, ora arricchita da nuove varianti cromatiche.